Il progetto si è articolato in più fasi, attraverso un percorso durato sei mesi, finalizzato a favorire processi di empowerment individuale e di comunità, che ha visto il coinvolgimento diretto di donne lesbiche, bisex, con disabilità e persone trans che hanno partecipato attivamente alla co-costruzione della campagna, attraverso discussioni on line e focus group.
Sensibilizzare l’opinione pubblica rispetto alla violazione della dignità di quelle donne che sono percepite come non conformi rispetto all’orientamento sessuale, all’identità di genere e alla performatività e aspetto dei loro corpi.
I focus group di de-costruzione hanno avuto l’obiettivo di individuare ed evidenziare i dispositivi di stigmatizzazione (trappole della comunicazione, stereotipi, pregiudizi, cliché, auto-inganni, bias) celati nel complesso degli strumenti di comunicazione collettiva.
La campagna nazionale contro la violenza sulle donne LBT+ costituisce l’output di un percorso di co-costruzione che ha previsto il coinvolgimento diretto delle donne appartenenti ai gruppi target di progetto, finalizzato a favorirne l’empowerment.